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Spettacoli Cagliari: Un teatro da narrare

Spettacoli Cagliari: Un teatro da narrare

Spettacoli Cagliari – Siamo lieti di invitarvi all’iniziativa Un teatro da narrare, due appuntamenti con il teatro di narrazione che si inseriscono nel cartellone Quartu Estate 2025 – Ripensare la e le città, attività culturali, spettacoli e arte, con il contributo del Comune di Quartu Sant’Elena – Comune di Quartu Sant’Aleni.

Il primo appuntamento sarà il 7 Settembre 2025 alle ore 18:00 a Sa Dom’e Farra, con Laribiancos, lo spettacolo di e con Pierpaolo Piludu che fa rivivere sulla scena Quelli dalle labbra bianche: i poveri del paesino di Arasolè, nati dalla penna di Francesco Masala, per raccontare gli orrori di tutte le guerre. Il secondo appuntamento sarà il 19 Ottobre 2025 alle ore 18:00 con Istòrias, un viaggio nei racconti orali di Scano Montiferro, tra santi, banditi, e anime di e con Pierpaolo Piludu, accompagnato da su Concordu Iscanesu.

Laribiancos

adattamento teatrale di Pierpaolo Piludu
regia di Giancarlo Biffi
con Pierpaolo Piludu
disegno luci di Giovanni Schirru
suono di Matteo Sanna
musiche originali di Paolo Fresu
dal romanzo di Francesco Masala

Domenica 7 Settembre 2025 – ore 18.00 – Sa Dom’e Farra, Quartu Sant’Elena

Li chiamavano ‘sos laribiancos’, ‘quelli dalle labbra bianche’: era il segno distintivo, inconfondibile, dei poveri di Arasolé, un paesino della Sardegna ai confini con le foreste del Goceano. Sos laribiancos si riconoscevano subito: mangiavano poca carne, pochi carboidrati, poche proteine. Mangiavano troppo poco. Francesco ‘Cicitu’ Masala, nel suo romanzo-capolavoro, mostra gli effetti devastanti e osceni di chi non ha pane per sé e per i propri figli e gli effetti devastanti e osceni di tutte le guerre, in particolare della sciagurata campagna italiana in Russia cui lo stesso autore prese parte.

Nel 1998 Cicitu mi manifestò il desiderio di vedere in scena i personaggi del suo romanzo in una versione sardo logudorese. Gli risposi che mi sarebbe piaciuto provare a narrare la vicenda nel modo più semplice, senza scenografie, alternando lingua sarda e lingua italiana. Da allora lo spettacolo fa parte del nostro repertorio…

Dove possibile ho cercato di lasciare inalterata la suggestione poetica delle parole dell’autore. Allo stesso tempo, spero con il giusto rispetto, ho dovuto scegliere, aggiungere, assemblare, tradire.

Pierpaolo Piludu

Raccontare storie per non essere raccontati. Raccontare per primi, prima che qualcuno possa raccontarti. I figli di Arasolè parlano dei loro padri come se questi fossero i padri di tutti noi. Un gruppo di ragazzi va in guerra e di questi uno solo fa ritorno; ma finché qualcuno li avrà nei suoi ricordi, le loro storie continueranno a correre; finché Culubiancu una volta all’anno suonerà le sue campane, le loro voci dai viottoli di Arasolé si spanderanno nell’aria fino a raggiungere il tetto del cielo. Il teatro si muove, non resta mai fermo; le stesse opere teatrali rappresentate in tempi e contesti diversi danno prodotti differenti. Nella nostra messa in scena il testo di Francesco Masala, Quelli dalle labbra bianche, diventa un grande racconto e nella sua epica prende forma non solo il disagio di ieri, ma anche la “condizione” di oggi. L’attore/narratore assume in sé tutte le vicende e i volti di quegli uomini per ridarci, nel sorriso della rappresentazione, delle vite che paiono infinite.

Giancarlo Biffi

Istòrias

di e con Pierpaolo Piludu
e con Antonio Piras (contra), Pietro Dettori (oghe), Gian Piero Motzo (mesuoghe) e Sandro Flore (basso)
consulenza linguistica sardo logudorese Francesco “Tzitzu” Sanna e Antonio “Ninni” Piras
suono Matteo Sanna
cura della messa in scena Mauro Mou, Silvestro Ziccardi
direzione tecnica Giovanni Schirru
consulenza scientifica Gigi Oliva

Domenica 19 Ottobre 2025 – ore 18.00 – Sa Dom’e Farra, Quartu Sant’Elena

Racconti d’amore, di banditi, de animas bonas, che di notte comparivano ai vivi per rivelare dove si trovava un tesoro e de su dimoniu, che svegliava gli abitanti di Scano Montiferro con le sue urla terrificanti, quando i moribondi si rifiutavano di cedergli l’anima in cambio di qualche altro anno di vita…La lingua sarda logudorese, la lingua della poesia, si intreccia con quella italiana e con le suggestioni delle quattro voci del canto a tenore de Su Cuncordu Iscanesu.

Questo lavoro nasce dal desiderio di avvicinarci alle radici della cultura orale e musicale della Sardegna. Nel 1995 Pierpaolo Piludu ha portato avanti un’indagine antropologica sul campo a Scano Montiferro, sulle modalità del raccontare delle persone anziane del paese. Per anni, con lo spettacolo Pósidos, con la regia di Giancarlo Biffi, alcuni antichi racconti della comunità hanno ripreso vita in teatro.

Recentemente abbiamo iniziato una nuova ricerca, ponendo grande attenzione e rispetto nei confronti del Canto a Tenore, custode di uno stile polifonico riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità, che ci sta appassionando. Infatti, accanto a brani tradizionali del repertorio de Su Cuncordu, stiamo sperimentando la creazione di ambienti sonori in cui la voce narrante si innesta come un quinto elemento, fondendo teatro e canto tradizionale in un prezioso equilibrio inedito.

Questa ricerca è resa possibile grazie alla disponibilità e alla fiducia di Su Cuncordu Iscanesu e alla collaborazione di Gigi Oliva, cantore, studioso e docente del Conservatorio di Cagliari. Alcune storie dello spettacolo sono contenute nel libro Pòsidos pubblicato dalle Edizioni Condaghes di Cagliari.

Info e Prenotazioni

Tel 3282553721 – 0705688072 –
Email: biglietteria@cadadieteatro.com
Biglietto: € 5 – Apertura biglietteria alle ore 17:00
Sa Dom’e Farra – via Eligio Porcu 143
Sito: www.cadadieteatro.com

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