Qartonica – ogni faccia ha una storia, ogni storia ha una faccia. Personale di Gianfranco Quartu, dal 23 maggio al 22 giugno presso la Sala della Torretta dell’EXMA di Cagliari.
Un viaggio nel mondo dell’immaginazione, tra volti onirici e racconti surreali: arriva a Cagliari “Qartonica – Ogni faccia ha una storia, ogni storia ha una faccia”, la nuova mostra dell’artista visivo Gianfranco Quartu, visitabile dal 23 maggio al 22 giugno 2025 presso la Sala della Torretta dell’EXMA.
In esposizione quattordici lavori sotto l’etichetta “Qartonica”, un termine che fonde carta e cartoon, definendo con ironia e originalità lo stile inconfondibile dell’autore. Le opere, realizzate con tecniche miste che combinano acquerello, stampa fotografica e acrilico, rappresentano ritratti femminili sproporzionati e intensi, sospesi tra realtà e fantasia.
Volti allungati, occhi trasparenti e labbra segnate da rossetti sbavati popolano questo universo immaginario: ogni “faccia” è accompagnata da una storia narrata in prima persona, una voce proveniente da una dimensione altra, quella della creatività pura.

La base di partenza sono delicati acquerelli su cartoncino a grana grossa, capaci di valorizzare la texture del supporto e la trasparenza delle tinte. A questi si aggiunge un lavoro di rielaborazione fotografica e pittorica, che amplifica le emozioni trasmesse dai soggetti, trasformando ogni ritratto anche in un oggetto decorativo carico di personalità.
L’atmosfera delle opere, sebbene talvolta caratterizzata da fondi scuri, rimane sempre leggera e armoniosa, grazie all’uso di pastelli e accostamenti cromatici delicati, che conferiscono a ogni lavoro una qualità quasi eterea. Tra colore, forma ed emozione, ogni creazione di Qartonica parla direttamente all’osservatore, evocando l’effimero e il sogno.
Gianfranco Quartu è un visual artist e giornalista. Ha curato numerose mostre fotografiche e video documentari, dedicandosi parallelamente alla pittura e alle arti visive. Con lo pseudonimo Qartonica realizza opere e complementi d’arredo attraverso un linguaggio ibrido che unisce acquerello, fotografia e colori acrilici. È attivo anche nel giornalismo enogastronomico, specializzato in vino e cultura del cibo.